Sempre più bambine e ragazze hanno il desiderio di praticare questo bellissimo sport frequentando una scuola calcio femminile. Inseguendo il sogno di diventare, un giorno, delle calciatrici professioniste.
Scuola Calcio Femminile
Crescono le piccole calciatrici ultra motivate e le scuole calcio femminili dei quartieri delle principali città italiana registrano il pieno di iscrizioni. Molte sono le società pronte ad accogliere sempre più giovani appassionate che vogliono indossare una prestigiosa maglia, o che semplicemente vogliono avvicinarsi a questo sport.
Grazie anche all’introduzione delle c.d. “quote rosa” che la Figc ha voluto e imposto a società e club calcistici. Di fatti, a partire dal 2015, tutti devono avere anche la squadra femminile.
Tante ragazze hanno già molta pratica e dimestichezza con il pallone, mentre altre sono alla prima esperienza, ma il fulcro rimane per tutte il divertimento e la passione per il calcio.
Indice dei contenuti
La storia della Scuola Calcio Femminile
E’ in continua ascesa la febbre per l’amore del calcio al femminile. Questo grazie alle capacità tecniche oramai acquisite dalle donne. Basti ricordare i numeri degli spettatori che hanno seguito un singolo incontro nel corso degli ultimi Mondiali svolti nel giugno del 2019 (7 milioni e 300 mila gli italiani).
Un lavoro che negli anni ha trasformato una piccola realtà in un movimento sportivo importante. Infatti vede la partecipazione di oltre 11.890 tesserate (fonte FIGC del 2017) e circa 70.000 secondo i dati della Lega Nazionale Dilettanti LND. Anche se per eguagliare i numeri presenti negli altri Stati europei c’è ancora molto da lavorare.
Ragazze motivate e molto più ricettive dei loro colleghi che, per conquistare il campo da calcio, hanno dovuto prima vincere la diffidenza dei propri genitori.
Un altro nodo è relativo al riconoscimento dello status di “professioniste” in quanto per il CONI sono ancora tutte dilettanti, con risvolti non solo sugli stipendi, ma anche per i contributi e le tutele sanitarie.
Quando iniziare a praticare il calcio femminile?
Dato che la didattica è incentrata su un piano di apprendimento e gioco, l’età ideale della bambina deve essere ricompresa tra i 4 e i 7 anni. Così facendo si permette all’allieva di iniziare a prendere confidenza con il calcio permettendo, contestualmente, al genitore di effettuare la scelta appropriata assecondando quelle che sono reali attitudini del propria figlia.
Cosa far indossare nel corso della lezione?
Fortunatamente questa attività è prettamente basata sul rapporto insegnante, l’allieva e le compagne, non richedendo un particolare abbigliamento. Per praticare il calcio sono semplicemente necessari degli indumenti comodi, come ad esempio dei pantaloncini, una maglietta e dei calzerotti, e ovviamente una scarpa adatta. E’ buona norma adottare l’abbigliamento proposto dalla scuola calcio. Così facendo si ha la possibilità di trasmette alle allieve l’appartenenza ad un gruppo.
Struttura di una lezione
Un tipico allenamento e lezione della scuola calcio è strutturata in due fasi principali, una prettamente ludica e una più tecnica. Il gioco è una parte essenziale per le bambine di giovane età che sentono il bisogno di muoversi e di scoprire ed ha l’obiettivo di educarle e farle divertire. La parte ludica della lezione infatti, essendo costituita da esercizi propedeutici effettuati con e senza il pallone, assume un grande valore educativo. Oltre a sviluppare le abilità motorie della bambina, mira all’insegnamento dei valori e della disciplina. Al contrario di quanto si possa pensare la parte tecnica della lezione non ha l’obiettivo di creare calciatrici campionesse. Obiettivo è far crescere allieve capaci di esprimersi attraverso il movimento e l’utilizzo di una tecnica calcistica che aumenterà nel tempo.
La nuova scuola calcio femminile voluta dalla ASD HELL VALLEY di Roma
Parte a settembre il progetto “Soccer No limits”. Promosso dall’associazione sportiva dilettantistica Hell Valley di Roma, che si pone l’obiettivo, in questo momento di difficoltà, di abbattere sia le problematiche economiche di molte famiglie che le barriere di genere.
Il motore che ha guidato lo sviluppo di tale progetto è stato il desiderio e l’esigenza di un cambio di prospettiva nella concezione dello sport e la pratica, che non può essere considerato esclusivamente “d’elite”, ma reale mezzo di inclusione sociale.
L’associazione si pone l’obiettivo di divenire, nel breve periodo, un riferimento nel settore calcistico femminile andando a colmare la carenza di offerta esistente sul territorio. Questo attraverso una stretta collaborazione con gli istituti scolastici e le associazioni che si occupano di supporto e inclusione sociale.
La ASD HELL VALLEY Calcio Femminile è guidata da un gruppo dirigente che accomuna la passione e l’etica sportiva alla programmazione scrupolosa delle attività, all’individuazione ed al raggiungimento di obiettivi di crescita. L’associazione si avvale della collaborazione di Istruttori, allenatori e preparatori atletici qualificati e abilitati per offrire il giusto apporto psico-tecnico, affinché le allieve possano svolgere un’attività sportiva di qualità.
Per approfondire l'argomento
Federazione Italiana Giuoco Calcio – FIGC Settore Femminile
Lega Nazionale Dilettanti – LND Calcio Femminile
Articoli recenti
- Teqball. Scopriamo questa spettacolare disciplina calcistica e quali sono le regole
- Yoga Kundalini: scopriamo cos’è e quali sono i benefici
- Gatka: scopriamo questa arte marziale e quali sono i benefici
- Al via i mondiali di calcio femminile 2023
- Scuola Calcio Femminile: educare, ispirare e sostenere le future campionesse

Patrizio Pompei
Presidente della ASD Hell Valley, istruttore di calcio e di tecnica calcistica individuale. Blogger in ambito sportivo